Sottolinea Malosti “Questo progetto, che non sarebbe stato possibile senza la monumentale e appassionata traduzione integrale del poema di Ruggero Bianchi, edita da Einaudi nel 1999, deve alla forza dirompente dei versi di Melville l’averci indotto a cercare una forma spettacolare scabra, una sorta di concerto per voce, oud, chitarre e live electronics, in un tentativo di teatro musicale che vuole evocare l’invisibile e il mistero di un viaggio interiore e insieme reale.”
Emphasizes Malosti "This project would not have been possible without the monumental and passionate full translation of the poem by Ruggero Bianchi, published by Einaudi in 1999....
Per la verità anche un’altra passione percorse la sua vita di studioso, quella per Melville, a cui dedicò un Invito alla lettura e di cui tradusse non solo il Moby Dick, ma anche i quasi ventimila versi di Clarel, che Einaudi pubblicò nel 1999.
E tuttavia è per i suoi studi sul teatro che soprattutto sarà ricordato, per la sua passione nello studiare quanto di nuovo, provocatorio, stimolante nasceva sull’altra sponda dell’oceano. Il suo ultimo importante saggio, pubblicato nella Storia del teatro moderno e contemporaneo curata da Roberto Alonge e Guido Davico Bonino, si intitola significativamente Il teatro negli Stati Uniti: alla ricerca dell’innovazione permanente.
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