"The work is dedicated to that ripe scholar and rare man, C. C. Moore, LL.D."
--notice of Characters and Criticisms in The Church Review for July 1857.
Lorenzo Da Ponte co-dedicated his 1827 pamphlet History of Italian Language Literature in New York to English poet Thomas James Mathias and Clement C. Moore.
... ma volgendomi poscia all' altro mio Protettore, e sostenitore signor C. C. Moore, e presentandomisi agli occhi tutta la luce del sublimi suoi meriti personali, tutti i favori, le cortesie, e i benefizj da me per lo spazio di venti e più anni ricevuti non solo da lui, ma da tutta la sua onoratissima e varia famiglia; tutto quello che ha* fatto e che fa, per la gloria delle lettere italiane, di cui è sommo conoscitore, ed ammiratore; tutte le strade ch' egli cercò, di fare per me in Nova Jorca quello appunto che fece il signor Mathias in Inghilterra, mi credei ugualmente obbligato di fregiar del suo caro, ed onorevole nome le prime pagine della mia storia; che per evidenti ragioni gli apparteneva.
* Legga la prima parte del quarto volumetto delle mie memorie, chi desidera sapere più estesamente quello che ha fatto per me questo cortesissimo personaggio, quello che ha fatto e fa per l'estensione delle nostre lettere, e quanto grande è la mia gratitudine per lui e per tutti i rispettabili membri della sua famiglia. Non è perciò necessario ripeterlo, come non è necessario parlare delle rare sue qualità e come cittadino, e come padre, e come letterato, e come amico, qualità abbastanza note, abbastanza ammirate da tutti quelli che lo conosco. --Lorenzo Da Ponte on Clement C. MooreThe footnote refers readers to volume 4 of Da Ponte's Memoirs for details of the patronage extended by Moore and his family. Da Ponte did not need to elaborate the personal merits of his benefactor, since Moore's "rare qualities as a citizen, as a father, as a scholar, and as a friend" were already in 1827 "quite well known and sufficiently admired by all who know him."
Another volume dedicated to Clement C. Moore was Light in the Church: God's Word the Source of Divine Light by Moore's seminary colleague Samuel Hulbeart Turner.
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